mercoledì 21 aprile 2010

Riforma della legislazione in materia portuale

Via libera del Consiglio dei Ministri alle nuove norme del Ministro del Turismo Vittoria Brambilla in materia di nautica e di turismo. Secondo il Ministro, questa norma “permetterà di fare fronte alla crescente domanda di spazio per la nautica da diporto, un settore che contribuisce significativamente al turismo, ma ancora in maniera minore rispetto al suo potenziale ”. Un settore quello dell’intera Nautica che, secondo l’ultimo rapporto dell’UCINA (Unione Nazionale Cantieri Industrie Nautiche e Affini) “La nautica in cifre”, produce in media un fatturato annuo di 6 miliardi di euro, che contribuisce al PIL italiano per circa 5 miliardi di euro.

La norma, interessa i punti d’ormeggio rimovibili per le piccole imbarcazioni e i natanti da diporto, ovvero gli impianti di ancoraggio e collegamento con la terraferma, comunemente chiamati “ pontili galleggianti ”.

Chi è titolare di concessioni demaniali marittime, anche in via provvisoria, potrà realizzare, nell’area concessa queste strutture a carattere stagionale, nel rispetto comunque della vigente disciplina paesaggistica e ambientale.  “Scopo della norma è evitare che gli operatori possano subìre perdite cospicue a causa delle incertezze interpretative e delle controversie che ne scaturiscono. Il caso di Ponza - spiega il Ministro Brambilla - dove lo scorso anno sono stati sequestrati una decina di pontili per natanti da diporto, con pesanti conseguenze per la stagione estiva è un esempio significativo. Va ricordato che questo comma si applica anche alle coste dei laghi, dove si registrano problemi analoghi ”.

Il settore in Italia si presenta in questo modo: il 46% dei posti barca è costituito dai porti turistici, il 43% dagli approdi turistici, l’11% dai punti di ormeggio.     Le Regioni dove maggiormente si concentrano i posti barca sono Liguria e Toscana, ben il 31,7%, se poi si aggiungono i posti di Campania e Friuli Venezia Giulia raggiungiamo il 53,7% del totale. Solo negli ultimi anni, in crescita i posti in Molise, Abruzzo, ancora in Toscana e Friuli Venezia Giulia, caso a sé il Veneto che invece decresce.