Sono passati tre anni dall'emanazione del decreto sui nuovi Titoli Professionali del Diporto. Con grandi difficoltà i marittimi del comparto hanno dovuto "manovrare" tra regolamenti, corsi e circolari applicative più che tra i flutti del mare, in molti arenandosi sulle secche inevitabili delle varie Capitanerie di Porto. La prima "richiesta organizzata" di rivedere la normativa è stata redatta in un documento unico inviato al Ministro Mattioli il 23 ottobre 2008 a Viareggio.
Un plauso alle Associazioni ratificanti:
- A.E.D.I. (Associazione Equipaggi del Diporto Italia);
- A.MA.DI. (Associazione Marittimi Diporto);
- Associazione Marittimi del Diporto Marinai Sorrentini;
- CA.MA.DI (Associazione Professionale Europea Capitani Marittimi d’Italia);
- Collegio Nazionale Capitani Lungo Corso e di Macchina Roma;
- L.M.C.T. (Lavoratori Marittimi Costa Tirrenica);
- UNICANAUTICA (Unione Nazionale Imprenditori Charter Nautico Associati);
Buon lavoro e in c..o alla balena.
Un plauso alle Associazioni ratificanti:
- A.E.D.I. (Associazione Equipaggi del Diporto Italia);
- A.MA.DI. (Associazione Marittimi Diporto);
- Associazione Marittimi del Diporto Marinai Sorrentini;
- CA.MA.DI (Associazione Professionale Europea Capitani Marittimi d’Italia);
- Collegio Nazionale Capitani Lungo Corso e di Macchina Roma;
- L.M.C.T. (Lavoratori Marittimi Costa Tirrenica);
- UNICANAUTICA (Unione Nazionale Imprenditori Charter Nautico Associati);
Buon lavoro e in c..o alla balena.