sabato 21 novembre 2009

Titoli del Diporto Italiani: un 2010 di novità ?

Neanche "L'Azzeccagarbugli" Manzoniano potrebbe, allo stato attuale delle cose, dipanare il groviglio di leggi, regolamenti e circolari applicative, che regolamentano il lavoro dello "Skipper Italiano".

Il famigerato D.M. 121/05 e le successive circolari applicative hanno creato sbarramenti difficilmente superabili per la carriera dei marittimi del diporto Italiano. Il risultato è stato spesso dismissione della bandiera Italiana per gli armatori, l'illusorio rifugio verso costosi titoli professionali esteri (vedi Yachtmaster) da parte dei marittimi, ma sopratutto l'aumento del lavoro nero, svolto dai più con la diffusa formula della locazione di imbarcazioni con skipper patentato.

Un ulteriore "mazzata" è stata
la risposta secca dell'IMO ( International Maritime Organization ) nel confermare che i titoli professionali del diporto valgono solo per l'Italia, perche' istituiti con una Legge Italiana priva di corrispondenze con gli altri titoli internazionali.

Le associazioni dei marittimi e le altre associazioni operanti nel settore nautico (vedi rif.) hanno lavorato ed ottenuto un tavolo di lavoro per dialogare con il competente Ministero ed ottenere risultati a breve e medio termine.
Le richieste vanno dalla modifica al DM 121/05, per rendere più accessibile (o almeno possibile) la carriera del marittimo del diporto, fino alla totale (quanto improbabile) abolizione dello stesso Decreto Ministeriale.

In tutte le proposte di modifica è comunque contemplato un titolo professionale di ingresso per il comando delle imbarcazioni da diporto adibite ad uso commerciale. Il titolo provvisoriamente denominato "Ufficiale del diporto per la Navigazione Costiera" o "Ufficiale del diporto di 2^ Classe" avrebbe caratteristiche simili a quelle del vecchio Conduttore abilitato al noleggio. Notizie più certe dovrebbero arrivare tra un paio di mesi.

Alcuni link di interesse:
- www.laamitalia.org ;
- www.amdmarso.org ;
- www.unicanautica.it ;
- www.associazione-aedi.it


7 commenti:

Alberto ha detto...

Buongiorno, io vivo in Francia ma per semplicità di lingua al posto del titolo francese "brevet de capitaine 200 voile" intenderei tornare in Italia per conseguire i vari brevetti STCW ed avere alla fine il titolo equivalente a quello francese. Quando qui dite che l'IMO non riconosce i titoli del Diporto Italiano questo riguarda anche il riconoscimento dei corsi STCW conseguiti in Italia?
Grazie
Alberto M

Cidan ha detto...

Gent.mo Alberto,

Presumo che Lei, per conseguire i corsi STCW'95 (ovvero basic training) sia iscritto nelle matricole della "Gente di Mare" in qualche Capitaneria di Porto Italiana. Se così fosse non avrebbe nessun problema a conseguirli ed utilizzarli anche all'estero. Riguardo alla NON validità IMO, i titoli professionali a cui ci riferiamo sono quelli di Ufficiale, Capitano e Comandante del Diporto. Ci sono esempi concreti di navi da diporto Italiane controllate proprio in Francia (es. porto di Calvi), dove durante il controllo PSC è stato rifiutato il titolo di comandante o di capitano del diporto secondo la 121/2005 in quanto titolo sconosciuto ed è stato richiesto quello IMO al traffico. Infine ho alcuni dubbi circa la Sua intenzione di convertire il titolo Francese di 200 gt in quanto PURTROPPO, non esiste un equivalente Italiano.

Buon Vento

leonardo ha detto...

BUONASERA,

IO VOLEVO SEGUIRE I CORSI STCW'95 MA HO LETTO LA NUOVA DISPOSIZIONE DEL 02/05/10 NELLA QUALE SI DICE CHE L'IMO NON RICONOSCE QUESTI CORSI A LIVELLO INTERNAZIONALE SE SVOLTI IN ITALIA.
ALLORA CHE CORSI POSSO SEGUIRE PER AVERE UNA QUALIFICA A LIVELLO INTERNAZIONALE?!?

GRAZIE

LEONARDO

Ale ha detto...

[in risposta a Leonardo] che l'IMO non riconoscesse i titoli professionali del diporto si è sempre saputo, ma che adesso non riconosca i corsi STCW'95 svolti in Italia mi giunge nuovo. Potrebbe linkare questa "disposizione del 02/05/2010" ? Grazie.

Unknown ha detto...

Buon Giorno, a Maggio dovrò sostenere gli esami da Ufficiale del Diporto, è mai possibile che il programma è uguale a quello da ACLC, e quindi bisogna studiare la nave mercantile, e non un'unità da Diporto?
E' sbagliato prepararsi su tutt'altra cosa rispetto al proprio lavoro.

Unknown ha detto...

Buon Giorno,
Il titolo provvisoriamente denominato "Ufficiale del diporto per la Navigazione Costiera" o "Ufficiale del diporto di 2^ Classe", quale requisiti bisogna avere per potergli accedere?

Cidan ha detto...

Rispondo a David:
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1) è vero il programma d'esame è praticamente identico all' ACLC. Visto che vuole cimentarsi tanto vale sostenere l'esame per Ufficiale di Navigazione, quello si che è IMO altro che diporto.
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2) i titoli da Lei menzionati NON esistono e credo non prenderanno mai la luce. Se legge bene il post si trattava di alcune proposte fatte da Associazioni di Marittimi.