lunedì 26 maggio 2008

G.d.F. ed IPSEMA contro il lavoro irregolare

Il Comandante Generale della Guardia di Finanza, Gen.C.A. Cosimo D’Arrigo, ed il Presidente di IPSEMA, Avv. Antonio Parlato, hanno siglato un “Protocollo d’Intesa” relativo ai rapporti di collaborazione tra il Corpo ed l’Istituto di Previdenza per il Settore Marittimo, finalizzato a contrastare l’evasione fiscale e l’impiego del lavoro non regolare nel settore marittimo.

L’accordo, sottoscritto in “Viale XXI Aprile”, consentirà di meglio indirizzare, nell’ambito delle risorse e degli obiettivi stabiliti dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, l’attività di vigilanza che la Guardia di Finanza - in virtù del proprio ruolo di polizia economica e finanziaria - assumerà nel particolare comparto, con riferimento a tutti quei fatti che possono configurarsi come violazioni tributarie o contributive.

L’impiego e lo sfruttamento di manodopera irregolare e la spesso contestuale inosservanza delle norme di prevenzione degli infortuni in ambienti lavorativi rischiosi e logoranti come quello marittimo, oltre a rappresentare un costante pericolo per gli stessi lavoratori, consente di abbattere notevolmente i costi necessari alla sicurezza ed alla previdenza assicurativa, causando un’evidente quanto intollerabile situazione di vera e propria concorrenza sleale in danno di tutte quelle imprese che, al contrario, operano nel rispetto delle regole e della legalità.

“La scelta di promuovere la sottoscrizione di un Protocollo d’intesa con la Guardia di Finanza – ha dichiarato il Presidente dell’IPSEMA, Antonio Parlato - va collocata nel quadro degli ulteriori riconoscimenti dello specifico ruolo svolto sul mare dall’Istituto
La decisione siglata oggi apre ulteriori potenzialità per gli Ispettori di Vigilanza in servizio presso l’Istituto i quali, recentemente, hanno sviluppato maggiori competenze attraverso uno specifico corso di formazione sul lavoro nero.

La sinergia istituzionale tra la Guardia di Finanza e l’IPSEMA conferma quali risorse strategiche contenga in se la collaborazione tra Organi dello Stato, diretta non solo al recupero della evasione contributiva, specie in alcune categorie marittime della pesca e del diporto, ma anche riferita alla tutela della sicurezza del lavoro a bordo.